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asperger e fragilità: manuale di autoaiuto, psicoterapia e neurofeedback per affrontare la Depressione

un percorso

Ecco un elenco di personaggi illustri del passato che molto probabilmente hanno avuto la sindrome di Asperger: Michelangelo Buonarroti, considerato fra i geni del Rinascimento; Wolfgang Amadeus Mozart, compositore, pianista, organista e violinista austriaco, autore di capolavori musicali; Isaac Newton, matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo e alchimista inglese, una delle più grandi menti di tutti i tempi. Fra le figure del presente, spiccano invece i nomi di Bob Dylan – cantautore e compositore statunitense, oltre che premio Nobel per la letteratura -, Steve Jobs, imprenditore e creatore di una delle aziende informatiche più note del pianeta, e Greta Thunberg, la giovane attivista ecologista che recentemente ha mobilitato centinaia di migliaia di giovani nel mondo in manifestazioni a difesa dell’ambiente.

Lo scrittore forse più famoso nel raccontare,  esplorare e mitigare gli aspetti dolorosi dell’esser Asperger è Tony Atwood, uno psicologo inglese che vive  e lavora in Australia. Insieme ad un altra psicologa clinica, Michelle Garnett, ha scritto una guida che può esser usata come uno strumento di auto aiuto.

Il libro  è intitolato  Sconfiggere la depressione nello spettro autistico. Esplorare la tristezza nella Sindrome di Asperger e nelle condizioni dello Spettro Autistico di grado lieve   e si  profila come una guida per le persone con Asperger che desiderino affrontare una depressione come per lo psicoterapeuta che voglia accompagnare un paziente.  Le ricerche mostrano come il percorso sia efficace nel migliorare ed attenuare la depressione. Gli autori ci rammentano come “recenti ricerche e articoli indicano che i pensieri suicidari si manifestano nel 66% degli adulti con sindrome di Asperger, diversamente dal tasso della popolazione generale, che è del 16%. Le ricerche indicano, inoltre, che il 35% degli adulti con sindrome di Asperger ha pianificato o tentato il suicido nel corso della vita. Il tasso attuale di suicidi è ignoto, ma potrebbe essere almeno del 7% . E’ abbastanza frequente e normale per una persona Asperger isolarsi e vedere gli altri come “tossici“: vi sono spesso innumerevoli  passate esperienze passate di bullismo e rifiuto. Un paziente mi raccontava come  frequentare la scuola media e superiore fosse l’esperienza più terrorizzante mai sofferta.  Lui fu diagnosticato come Asperger solo da adulto (come circa il 46% dei casi) e non godè di alcun ombrello protettivo.  Non c’è da stupirsi se tante persone  Asperger che  hanno vissuto situazioni simili, scelgano la solitudine invece della compagnia. Stare in compagnia richiede di possedere strumenti per comprendere la mente degli altri e la nostra e questo è difficile per un Asperger che può desiderare la socialità ma non avere molti strumenti.  Attwood e la Garnett ci dicono come un grave episodio depressivo può essere diagnosticato quando una persona riconosce in sé cinque dei seguenti nove sintomi, tutti i giorni, per un periodo di almeno due settimane. Il parere dello scrivente è che comunque non tutti i sintomi siano eguali e sperimentare il nono, richiede di valutare di riferirsi al proprio medico di base per affrontare un percorso terapeutico.

I sintomi sono:

  1. tristezza, vuoto interiore, mancanza di speranza e senso di fallimento;
  2. scarso interesse o piacere in quasi tutte le attività;
  3. considerevole perdita di peso senza essere a dieta, oppure diminuzione o aumento dell’appetito;
  4. difficoltà a dormire o eccesso di sonno;
  5. agitazione o rallentamento motorio e psicologico;
  6. affaticamento o perdita di energie;
  7. sentirsi senza valore o con senso di colpa eccessivo o inappropriato;
  8. difficoltà nel pensare e nel concentrarsi; indecisione;
  9. pensieri ricorrenti di morte o suicidio.

Quando vi è una  tristezza schiacciante, forte stress e disagi sono inevitabili. Si avrà difficoltà nel frequentare la scuola o l’università, a trovare e mantenere un lavoro, o a essere emotivamente disponibile per sviluppare amicizie, relazioni intime e capacità genitoriali. Tuttavia, è importante capire che la depressione, in ogni sua forma, può essere trattata con successo. Si può infatti uscire uscire da questa bolla !!

 

Gli autori indicano come  il fattore principale di cura sia il riconoscere  e misurare i sintomi depressivi.  Consigliano di fare un test di 42 domande ed indicano un sito ove è possibile effettuarlo.  Lo scrivente ha dei dubbi sul diagnosticarsi da soli e può dare indicazioni  su come effettuare questo test, in Internet, condividendo per email i risultati,  senza farsi “male” o trovarsi “troppo soli”. A questo punto bisogna valutare i livelli di gravità della depressione.  Se si riscontrano i sintomi  di umore basso o depressione lieve, si può usare il  libro come protocollo per alleviare la depressione, idealmente con il supporto di uno psicologo clinico oppure di un mentore, un counselor, un amico, un familiare o un partner; se si trovano i  sintomi di una depressione moderata bisogna chiedere  un appuntamento con il medico di base per indagare le ragioni personali, ed eventualmente mediche, che vi portano alla depressione (ad esempio del sistema endocrino e immunitario). Il Medico discuterà con voi le opzioni di terapia (la valutazione e la terapia presso uno psicologo clinico, l’utilizzo di questo libro, possibilmente assieme al supporto dello psicologo, l’assunzione di antidepressivi). In caso di depressione grave  bisogna  urgentemente andare dal medico di base e rivolgervi a uno psichiatra del centro di salute mentale locale, specialmente se si hanno intenti suicidari.

Il protocollo segue 10 fasi ed idealmente può esser svolto in 20 sedute  (se  non si hanno altri problemi, ad esempio “comorbilità psichiatriche“). E’ purtroppo possibile che dopo una vita di emarginazione si possano ad esempio sviluppare sintomi di eccessiva aggressività verso i familiari o ritiro che hanno inevitabilmente portato a cure psichiatriche. Qualcuno asserisce che le cure psichiatriche (spesso cronicizzanti in mancanza di un adeguato percorso psicoterapeutico) siano l’esito di mancati trattamenti psicologici e comportamentali non goduti  quando si era  bambini o giovani. Detto questo una parte è dedicata alle proprie qualità: è noto come l’Asperger possa esser visto come una neurodiversità non patologica di per sè  in una società che apprezzi le differenze. Molti casi stanno a dimostrarlo da Susanna Tamaro a Greta Thunberg.

Le 10 fasi sono:

Fase 1. Qualità e abilità •Acquisire Strumenti di Consapevolezza. •Identificare i punti di forza, le qualità e le abilità che vi contraddistinguono.

Fase 2. Cos’è la depressione? •Aumentare la vostra consapevolezza. •Capire in modo più completo perché vi sentite depressi e come mai continuate a esserlo

Fase 3. Strumenti per combattere la depressione •Capire la varietà di strumenti disponibili in una Cassetta degli attrezzi emotiva per riparare i vostri sentimenti di tristezza e disperazione. •Incrementare ulteriormente la vostra consapevolezza. •Scegliere i vostri strumenti fisici personali per combattere depressione e tristezza.

Fase 4. Strumenti Piacevoli •Capire l’importanza di esprimere le vostre emozioni attraverso l’arte. •Scoprire gli strumenti legati al piacere nella Cassetta degli attrezzi emotiva.

Fase 5. Strumenti di Pensiero (Parte 1) •Esplorare il valore dei cinque strumenti di pensiero nella Cassetta degli attrezzi emotiva.

Fase 6. Strumenti di Pensiero (Parte 2) e Strumenti Sociali •Ulteriori informazioni sugli Strumenti di Pensiero nella Cassetta degli attrezzi emotiva. •Scoprire gli Strumenti Sociali nella Cassetta degli attrezzi emotiva.

Fase 7. Strumenti di Pensiero (Parte 3) e Strumenti di Rilassamento •Nuove ulteriori informazioni sugli Strumenti di Pensiero nella Cassetta degli attrezzi emotiva. •Scoprire e acquisire Strumenti di Rilassamento nella Cassetta degli attrezzi emotiva.

Fase 8. Rilassamento: strumenti utili e strumenti inutili •Usare Strumenti di Rilassamento per sviluppare consapevolezza. •Scoprire altri strumenti utili e imparare a riconoscere gli strumenti inutili.

Fase 9. Il piano di emergenza •Essere in grado di misurare la profondità della vostra tristezza e decidere quale strumento usare a ogni livello. •Imparare come gestire il livello di depressione più estremo, l’“ attacco depressivo”.

Fase 10. Il futuro •Immaginare il tipo di vita che volete in futuro. •Progettare come arrivarci, usando la vostra consapevolezza, la vostra forza e gli strumenti acquisiti. •Revisione del protocollo.

Il protocollo illustrato nel libro è  un intervento di auto-aiuto. Le ricerche indicano che il modo più efficiente ed efficace per fruirne è avere l’aiuto di una guida, cioè lavorare con una certa indipendenza, ma supportati idealmente da uno specialista, che può essere uno psicologo clinico,  oppure da un amico o un familiare particolarmente sensibili e dotati. Questa guida serve primariamente a sostenere e facilitare chi ne usufruisce attraverso le diverse fasi del protocollo. Il supporto può essere fornito vis-à-vis, via Skype, per e-mail .

Il  trattamento in ambulatorio può esser integrato con un ciclo combinato di rilassamento Alpha Theta Therapy con neurofeedback.   In caso potete contattare  qui ?‍⚕️

Il video è di pixabay,  la foto in copertina è  Photo by Mika Matin on Unsplash

autismo, depressione, psicoterapia

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