Asperger ed ostinazione
Greta Thunberg è diagnosticata affetta da Sindrome di Asperger. Cosa sarebbe diventata se fosse nata a Vicenza? Greta desiderava che il governo svedese riducesse le emissioni di carbonio come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni venerdì durante l’orario scolastico, al posto di frequentare le lezioni. All’inizio in questa battaglia era sola. Ora la possibilità che il genere umano si estingua a breve o soffra delle mutazioni climatiche, è meno oscurato.
In Italia un comportamento simile, reiterato, oppositivo e perseverante che esiti avrebbe avuto? Mancano servizi pubblici come sensibilità. Una Greta italiana sarebbe stata molto probabilmente NON diagnosticata (molti adulti sono diagnosticati solo in età adulta) e la sua perseveranza sarebbe stata interpretata come un sintomo psicotico, a cui spesso può seguire un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO, ricovero forzato in un reparto psichiatrico). Gli Asperger possono in molti casi cavarsela da soli e se hanno difficoltà i trattamenti sono comportamentali, psicoeducativi e psicoterapeutici. Bisogna porre attenzione a non limitare la risposta ad interventi farmacologici, se questa risposta è solo successiva spesso a “mancati trattamenti” che potevano mitigare lo stress sperimentato dalla persona. Vi è il rischio di medicalizzazione e stigmatizzazione della “sindrome” contribuendo a carriere di cronicità (ovvero assumere psicofarmaci antipsicotici per tutta la vita ed esser privati di trattamenti non farmacologici).
Del resto questo destino è stato spesso quello di altre categorie di soggetti “diversi” , “neuro-a-tipiche“, che sono passate da una repressione diretta (tramite punizioni fino alla morte) ad una psichiatrizzazione, prima di poter reclamare il posto di pari tra pari.
Un caso ad esempio è quello di Alan Turing