Mio figlio ha difficoltà a scuola: come capirne di più

Cosa fare quando il nostro ragazzino non apprende ed ha difficoltà continue a scuola (elementare o media)? Poniamo alcune domande alla dottoressa Roberta Zonta, specializzata nella valutazione e trattamento di queste difficoltà

Le domandiamo.  Perché nostro figlio presenta delle difficoltà a scuola ?  (studia poco, male, è poco motivato, ha difficoltà specifiche)

I motivi per cui possono emergere delle difficoltà scolastiche sono molteplici. Alcuni bambini hanno bisogno di più tempo di altri per raggiungere i medesimi obiettivi didattici, altri sono poco motivati all’impegno scolastico, altri ancora non possiedono un metodo di studio efficace, ecc. Solo in alcuni casi queste difficoltà sfociano in Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e solitamente sono gli insegnanti, unitamente ai genitori, a segnalare che nell’alunno persistono delle lacune o fragilità, che è consigliabile valutare attraverso l’aiuto di un professionista.

Oltre il cattivo rendimento scolastico vi sono  campanelli di allarme:

Alcuni dei  campanelli di allarme sono:  ha fatto fatica a imparare a leggere.  Legge in modo stentato.  Fa fatica a comprendere quello che legge. Ha bisogno di qualcuno per comprendere bene le consegne dei compiti. Capisce meglio e si ricorda  meglio quello che ti viene spiegato a voce  piuttosto di quello che legge.  Ha imparato con difficoltà a contare. Un questionario ci può aiutare.  E’ applicabile per gli alunni dalla 3^ scuola elementare in poi.  Queste domande sono solamente alcune di quelle che vengono sottoposte ai genitori in sede di primo colloquio e che aiutano lo psicologo a comprendere i motivi per cui si è richiesta una valutazione:

1) È presente famigliarità per problemi scolastici o di apprendimento?

2) Ha difficoltà nel memorizzare la sequenza dei giorni della settimana e/o dei mesi dell’anno?

3) Ha difficoltà a leggere l’orologio analogico (quello con le lancette)?

4) Fatica a distinguere destra da sinistra?

5) Gli insegnanti hanno segnalato delle difficoltà scolastiche da approfondire?

6) Ha incontrato difficoltà ad imparare a leggere e/o a scrivere?

7) Fa errori quando scrive?

8) La scrittura non è sempre decifrabile?

9) Fatica a comprendere ciò che legge?

10) Ha imparato con difficoltà a contare?

11) Evita di fare conti?

12) Ha incontrato difficoltà ad imparare le tabelline?

Se avete risposto almeno 4 volte sì, si consiglia un accertamento valutativo cognitivo-psicologico, al fine di approfondire le eventuali difficoltà riferite.

Come si capiscono le cause?

Le cause, così come la gravità e le ripercussioni, si comprendono attraverso un percorso di valutazione. Durante questo iter i genitori hanno modo di riportare le difficoltà osservate nel figlio e riferite dagli insegnanti, l’alunno stesso riporta la sua esperienza scolastica (compatibilmente alla sua età) e successivamente vengono somministrati dei test standardizzati e validati per il livello di scolarità adeguato. Questi test valutano il profilo intellettivo e cognitivo (ovvero, intelligenza, memoria, attenzione, comprensione verbale, ecc.), oltre che lo stato degli apprendimenti (lettura, scrittura e calcolo) e la situazione emotivo-motivazionale legata alla scuola.

Quante sedute servono?

Servono 2 o 3 incontri per poter valutare in modo approfondito le difficoltà dell’alunno. A seguito di queste sedute si programma un momento di restituzione con la famiglia in cui viene consegnata la relazione, vengono spiegati i risultati ottenuti e vengono fornite alcune indicazioni utili. Quando necessario, si richiede anche un incontro con gli insegnanti.

Quali sono i rimedi?

Parlare di rimedi non è del tutto corretto. Quando emergono delle difficoltà inquadrabili come DSA è da evidenziare che esse saranno resistenti a trattamenti e potenziamenti di diversa natura. Tuttavia, ciò che si consiglia è aiutare l’alunno ad apprendere delle strategie compensative (ovvero che facilitano il compito, nonostante le difficoltà alla base) e un metodo di studio efficace che gli permetta di apprendere con successo, anche grazie al supporto degli insegnanti che stilano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) che contiene delle indicazioni e strategie utilizzabili a scuola per aiutare lo studente nel processo di apprendimento.

Ciò però è vero per i ragazzi che hanno già ricevuto una diagnosi di DSA, certificata in base alla legge 170/10. Per tutti gli altri alunni, che presentano difficoltà di apprendimento meno significative o che necessitano di una conferma del quadro emerso, è consigliabile procedere con un trattamento specifico che vada a potenziare le aree deficitarie, facendo leva sui punti di forza emersi in fase di valutazione. In particolare la Consensus Conference (ovvero le linee guida nazionali sull’argomento) prevede che prima di giungere alla diagnosi di DSA sia necessario valutare la resistenza al trattamento delle difficoltà emerse, ovvero la loro immodificabilità: per questo motivo il percorso di intervento si rende necessario in alcuni casi. Tutte queste proposte vengono consigliate in cicli di 10-12 (massimo 20) incontri, con frequenza stabilita in base alle difficoltà e alla disponibilità della famiglia.

Come fare per avere un colloquio informativo? 

Si può telefonare  in segreteria al 0444 512733  e lasciare il proprio contatto, sarete richiamati al più presto per un incontro con la dottoressa Roberta Zonta , oppure scrivere una mail  a info@neuropsicologiavicenza.it . Gli ambulatori sono a San Giuseppe di Cassola (ai confini con Bassano) e Vicenza.  Nel caso abitiate a Vicenza  dopo la valutazione ed il trattamento,  i compiti a casa e percorsi di rinforzo possono esser attivati presso la ludoteca  e possibilità analoghe vi sono nel Bassanese.

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Photo by Tim Mossholder on Unsplash