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Mio figlio studia, ma non ricorda nulla!!! Perché? E cosa si può fare? Risorse a Vicenza

“Ogni giorno si riparte da zero, perché non ricorda quello che ha studiato ieri”;

“Non racconta mai cosa fa in classe, perché dice di non ricordarlo”;

“Passa ore sui libri, ma le verifiche vanno sempre male”;

“Bisogna ripetere più volte le stesse pagine, perché fatica a memorizzarle”;

“Mio figlio sa tutti i nomi dei calciatori di serie A, ma non ricorda nulla di scuola!”…

Spesso i genitori pronunciano queste frasi, preoccupati che i figli non riescano a memorizzare, nonostante l’impegno. Solitamente queste preoccupazioni sorgono già dalla scuola Primaria, quando per la prima volta ai bambini viene richiesta la memorizzazione di contenuti, che comporta una valutazione da parte dell’insegnante. Ma perché non ricordano?

Prima di tutto è bene sottolineare che non è detto che le difficoltà ricadano, in modo specifico, sulla memoria. Infatti essa è una funzione cognitiva complessa, sostenuta a sua volta da altre funzioni. In altre parole, vi è memorizzazione di contenuti solo quando è presente anche: attivazione e tenuta attentiva, comprensione scritta e/od orale, motivazione, rielaborazione, ecc. Perciò non possiamo dire che gli alunni che faticano a memorizzare abbiano tutti le stesse difficoltà alla base.

Prendiamo l’esempio dell’attenzione: com’è possibile ricordare ciò che l’insegnante ha spiegato in classe se ne frattempo il bambino era impegnato a pensare ad altro o a guardare fuori dalla finestra? Allo stesso modo, anche durante la lettura, se essa non è analitica, può accadere che non via sia sufficiente attenzione selettiva (solo per il testo) e sostenuta (se il materiale da leggere è molto) e quindi manchi la comprensione e di conseguenza anche la memorizzazione dei contenuti.

Quest’ultimo esempio richiama l’importante ruolo che ha la comprensione scritta nello studio. Tradizionalmente, infatti, si studia leggendo il testo, gli appunti, gli esempi del quaderno… ma ciò che viene letto dal bambino deve essere anche compreso affinché si possa lavorare sul successivo ricordo.

Le possibili cause dunque sono molte, quindi cosa si può fare? Delle indicazioni generali che possono risultare utili sono:

  • Sfruttate i libri di testo a 360°: non soffermarsi solamente a leggere i contenuti, ma osservate le immagini, le tabelle, le parole chiave scritte in grassetto, le mappe o riassunti finali dei capitoli, gli esercizi guida sulle conoscenze e competenze. In primis, però, leggete il titolo! Sembra banale, ma moltissimi bambini non lo fanno.
  • Rendete accattivante l’argomento: per rendere i contenuti più interessanti e stimolare più canali di apprendimento, fate ricerche, guardate video, cercate immagini… Molti testi prevedono contenuti digitali, che sono utilissimi! Altrimenti internet ci offre ugualmente molte occasioni di apprendimento.
  • Leggete voi per vostro figlio: la comprensione scritta è una capacità più complessa da acquisire rispetto a quella orale, per cui molto spesso i bambini comprendono meglio un testo che ascoltano, piuttosto di quando sono loro a leggerlo.

Queste sono alcune indicazioni generali. Se vedete che le difficoltà persistono o interferiscono con i risultati scolastici, è consigliabile rivolgersi ad uno psicologo esperto dell’ambito, affinché valuti con strumenti specifici quali siano le cause che comportano le difficoltà a memorizzare. A seguito dei risultati raccolti è possibile stabilire un percorso di trattamento, al fine di potenziare le fragilità emerse, a cui affiancare anche l’insegnamento di strategie di studio, che possano sfruttare i punti di forza del bambino e ostacolare le debolezze.

Cosa proponiamo?

In caso di sospette difficoltà di apprendimento (DSA e ADHD)   una equipe esperta composta da un neuropsichiatra infantile (dr. Paolo Magrini, già primario NPI Vicenza) e da due psicologhe  (dr.ssa Beatrice Miolato a Vicenza e Roberta Zonta a Bassano del Grappa/Cassola)  potranno indirizzarvi.

Ecco le due iniziative  estive per il 2021!

Di norma la valutazione cognitivo-psicologica ha la durata di 2 o 3 incontri. I risultati ottenuti vengono rielaborati e riferiti alla famiglia attraverso la stesura di una relazione clinica. A seguito, in base ai risultati ottenuti, è frequente la proposta di un percorso di potenziamento diretto a implementare le potenzialità del bambino/ragazzo e rafforzare le difficoltà evidenziate dalla valutazione. Il numero di incontri previsti varia di caso in caso, ma di norma si propongono dai 10 ai 20 incontri per ciclo di trattamento. Le prestazioni sono eseguite da una professionista esperta nel campo della diagnosi e riabilitazione. In alcuni casi è possibile usufruire di un trattamento di neurofeedback per mitigare i disturbi attentivi.

Per maggiori informazioni e/o per fissare un appuntamento, usate uno dei seguenti contatti:

tel.  segreteria  (orario ufficio)  0444 025354  cell. 351 553 4869 

mail     info@neuropsicologiavicenza.it

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