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Onora il padre e la madre. Quando si deve assistere un genitore anziano che è stato un incubo per te

bambini battuti

Carol Bradley Bursack è un consulente esperta nella cura e protezione di anziani. Una sua amica giornalista, chiamiamola Nancy,  le ha scritto che proprio non ce la facevava  ad assistere la propria mamma diventata bisognosa di assistenza. Nancy ha fatto anni ed anni di psicoterapia per rimediare i danni subiti da piccolina e quando in una seduta di psicoterapia  familiare la mamma ha affermato di esser stata una madre perfetta, Nancy si è alzata e se ne è andata.  Carol le risponde che riceve diverse lettere come la sua, lettere di adulti che sono stati cresciuti da genitori violenti,  negligenti o abusanti.  Questi figli e figlie si trovano in un dilemma, perché sanno che la società si aspetta che si prendano cura dei loro genitori, hanno a volte  forti convinzioni religiose riguardo al comandamento di  ‘”onorare i genitori“, indipendentemente dal tipo di infanzia che hanno sopportato. Tuttavia, molti ritengono di non poter fornire l’assistenza emotiva e fisica di cui i genitori anziani hanno bisogno senza incorrere in ulteriori dolori. Vogliono sapere perché si sentono in colpa per non voler prendersi cura di qualcuno che è stato una forza così distruttiva nelle loro vite quando erano piccoli. È particolarmente difficile per queste persone leggere storie di famiglie unite che si impegnano per prendersi cura di un anziano. Immaginano che queste famiglie non abbiano altro che profondo amore, devozione e affettuosi ricordi che le motivano. Naturalmente, questa narrativa molto comune  li fa sentire  FUORI DAL MONDO,  oggetti di odio e riprovazione. La percezione (indipendentemente da quanto sia accurata) che tutti gli altri provengano da una famiglia intatta è semplicemente SALE nella ferita.  È importante invece ricordare che la maggior parte delle famiglie non è mai stata del tutto “normale”. Ognuna ha avuto la sua parte di segreti, disaccordi, lotte e comportamenti scorretti. Indipendentemente da ciò, comunque le difficoltà di persone come Nancy non dovrebbero mai essere considerati non degne di esser prese in considerazione. Carol riporta alcuni  consigli e riceve molti commenti al suo post, ben 168! Leggiamo i consigli e vediamo  alcuni commenti in cui molti descrivono la loro infanzia e le difficoltà di quando il trascorrere del tempo gli chiede di fare da GENITORE al GENITORE. Dopo nei prossimi giorni,  verranno aggiunti tre casi tra i più conturbanti visti dallo scrivente in psicoterapia.

Ecco i consigli di Carol:

  • INIZIATE AD ANDARE IN PSICOTERAPIA. Discutere del proprio passato e lavorare sui propri sentimenti con uno psicologo esperto può essere un esercizio utile. Può portare alcune persone a superare il risentimento, consentendo loro di assumere un ruolo più attivo nel curare i genitori. Oppure, al contrario, riflettere sulle esperienze passate, sulla situazione attuale e sulle speranze per il futuro può aiutare alcune persone a convalidare la loro decisione di limitare il coinvolgimento nella cura dei genitori.
  • DELEGARE un ESPERTO. Alcune persone non sono in grado di trovare la pace facendosi avanti per fornire assistenza o facendo un passo indietro per permettere a un genitore di gestire le cose da solo. Questa è una posizione difficile in cui trovarsi, ma l’esternalizzazione delle decisioni di assistenza è una possibilità. Assumere un esperto è un’opzione eccellente per garantire che un genitore riceva le cure di cui ha bisogno. Questi professionisti sono esperti in materia di invecchiamento e sanno come valutare i bisogni di un anziano e garantire che siano soddisfatti. I manager di assistenza geriatrica sono  però costosi.
  • Nominare un AMMINISTRATORE di SOSTEGNO L’altra opzione per i bambini adulti che vogliono garantire il benessere di un genitore, ma con un approccio del tutto distaccato, è quella di nominare un tutore legale per loro. Tuttavia, questo funzionerà solo se il genitore può essere legalmente provato come incompetente e quindi richiede che qualcun altro trascuri la sua assistenza sanitaria, la sua situazione di vita e le sue finanze.

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  • Cercate di essere consapevoli che anche i vostri genitori sono stati cresciuti da persone imperfette. Spesso hanno fatto tutto quello che sapevano fare. Questo non rende l’abuso, le violenze, le botte,  giuste. Ma, capire che sono esseri umani con un passato imperfetto può aiutarvi a fare progressi nella vostra guarigione e a comprendere meglio i vostri genitori come persone. Questa consapevolezza potrebbe incoraggiarvi a essere una presenza più forte nella loro vita. Naturalmente, ogni persona ha il diritto di stabilire i propri limiti. Questo può significare che c’è un limite al vostro coinvolgimento con la cura di un genitore tossico, o può significare che non andate in contatto con loro. La scelta spetta a voi, ed è importante capire che avete sempre delle opzioni. Le scelte possono non essere facili da accettare, economiche o semplici da eseguire, ma sono là fuori. Inoltre, se prendete una decisione e qualcosa non va bene, potete sempre cambiare idea. I vostri genitori sono umani e probabilmente hanno subito qualche trauma, ma dovete ricordare che non siete i soli responsabili della loro felicità. Nel corso della loro vita hanno preso innumerevoli decisioni che hanno influenzato la loro salute, le loro finanze e le loro relazioni. Offrire assistenza è un gesto davvero gentile, ma non è obbligatorio. Come minimo, ci sono modi per garantire il loro benessere da lontano, senza essere personalmente responsabili.

Nei prossimi giorni pubblichiamo alcuni commenti all’articolo di Carol e tre storie italiane. Se vuoi raccontare la tua storia ed i tuoi dilemmi, concorderemo se o non pubblicarli comunque in forma anonima. Scrivici o contattaci

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