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Patente di GUIDA e visita psicodiagnostica o neuropsicologica

incidente

intervistiamo il dr Mario Zerilli:

“se devi fare una visita in Commissione Medica Patenti e ti senti in gamba, tutto ok!

Se sei incerto, hai  diverse malattie e dubbi sulla prontezza dei tuoi riflessi, della tua capacità di gestire situazioni improvvise, telefonaci ( 351 553 4869 ),  scrivici (info@neuropsicologiavicenza)  o contattaci.  Una visita neuropsicologica  può fornire a te ed al tuo Medico di Medicina Generale indicazioni importanti. Esistono anche programmi di riabilitazione e stimolazione cognitiva  per migliorare la propria efficienza, utili per soggetti anziani o con esiti di problematiche  neurologiche (ad es. ictus, TIA) o trauma cranico.  In due mesi di lavoro  riabilitativo si possono raggiungere buoni risultati.  E’  meglio comunque prevenire ed evitare un giudizio di “non idoneità”  alla guida o una guida pericolosa per se e gli altri.  Tutto questo non ci deve far dimenticare come gli anziani ed i pedoni siano spesso le vittime di incidenti causati da altri! In alcuni casi di  iniziali fragilità il Codice della Strada prevede  la possibilità di  una “guida limitata” nel proprio Comune così  da poter continuare a raggiungere i posti indispensabili per vivere (ad es. supermarket, farmacie, chiesa, ospedale) ed evitare tratti in autostrada e percorsi lunghi”.

Per  le persone fragili è possibile in molti casi, impegnarsi in un programma di allenamento. Il nostro cervello infatti è plastico e con il dovuto impegno si può migliorare. Esiste un programma di training austriaco (in lingua italiana) della Ditta SCHUHFRIED , denominato Cogniplus. Il programma registra seduta per seduta i progressi del soggetto ed aumenta gradualmente i livelli di  difficoltà e complessità del compito. Nel video allegato avete un esempio.

Il training è particolarmente adeguato per le persone con esiti da ictus e ischemie cerebrali  o affetti da Parkinson o anziani o con iniziali deficit cognitivi.

La Regione  Friuli ha nel 2016  deliberato intorno alle ” Raccomandazioni  per l’invio ad approfondimento neuropsicologico dell’idoneità alla guida comprensivo di valutazione psicodiagnostica”

Una valutazione neuropsicologica attenta può aiutare a comprendere se si è in grado di guidare un automobile con sicurezza. Occorre un professionista esperto e formato per avere un parere attendibile.  Scrivendo all’autore del blog si possono avere informazioni  sulla visita e su documentazione o vecchi referti.

Nei casi di fragilità si può valutare un training specifico che migliora le capacità di attenzione, il nostro cervello è infatti plastico ed entro certi limiti, possiamo allenarlo. 

L’art. 119 comma 9 D.lgs. 1992 n. 285 (Codice della strada) prevede che i medici di cui al comma 2 o, nei casi previsti, le commissioni mediche di cui al comma 4, possono richiedere, qualora lo ritengano opportuno,  che l’accertamento dei requisiti fisici e psichici sia integrato da specifica valutazione psico-diagnostica effettuata da psicologi abilitati all’esercizio della professione ed iscritti all’albo professionale. L’art.324 del regolamento di attuazione del Codice della Strada prevede: Nel caso sia richiesta, ai sensi dell’articolo 119, comma 9, del codice, una valutazione psicodiagnostica, devono essere effettuate, oltre alle prove di cui al comma 1, anche altre prove di attenzione, di percezione e, su specifica indicazione del medico o della commissione medica richiedente, prove di valutazione della personalità. In ogni caso gli psicologi che procedono alle valutazioni previste dal presente articolo devono essere in possesso, oltre che dei requisiti di cui all’articolo 119, comma 9, del codice, di una specifica formazione nel settore della sicurezza stradale.
Le Commissioni Mediche Provinciali del Friuli Venezia Giulia inviano, presso l’Istituto di Medicina Fisica e riabilitazione (IMFR) “Gervasutta” di Udine, presidio specializzato nell’area della riabilitazione ai sensi dell’art. 28 LR17/2014, tutti i soggetti che, indipendentemente dall’età, devono essere sottoposti a  valutazione psicodiagnostica ai sensi della normativa vigente per l’accertamento dell’idoneità alla guida.
L’invio riguarda soggetti affetti da patologie diverse per i quali è necessario verificare mediante test psicometrici la sussistenza o meno di deficit o rallentamenti cognitivi,  psico-motori, deterioramenti mentali, alterazioni della personalità e della condotta anche con necessità di valutazione dell’attitudine a condotte rischiose.

Indicazioni all’approfondimento neuropsicologico

Le presenti raccomandazioni per l’invio ad approfondimento neuropsicologico, comprensivo di valutazione psicodiagnostica per l’idoneità alla guida, costituiscono indicazione ad eseguire l’esame in tutte le seguenti
condizioni:
Deficit neuropsicologici congeniti:
ritardo mentale
deficit dell’attenzione/disturbo di iperattività [ADHD]
Deficit neuropsicologici acquisiti come sequela di altra condizione clinica:
esiti di traumi cranio-cerebrali;
esiti di malattie infiammatorie del sistema nervoso centrale quali encefaliti e meningiti;
morbo di Parkinson ed altri disturbi extrapiramidali e del movimento incluso il parkinsonismo farmaco-indotto;
Malattia di Alzheimer e altre malattie degenerative del sistema nervoso, inclusa la degenerazione cerebrale senile e la degenerazione del sistema nervoso dovuta ad alcol;
Ictus o emorragie cerebrali, tumori cerebrali, malformazioni artero-venose (MAV), in presenza di disturbi cognitivi e/o deficit psico-motori.
Disturbi psichici e comportamentali:
disturbo d’ansia, disturbi dell’adattamento e altri disturbi nevrotici legati a stress disturbi dell’umore e disturbi affettivi, compresa depressione e disturbo bipolare;
schizofrenia, disturbo schizotipico e altri disturbi deliranti;
disturbi di personalità e disturbi del controllo degli impulsi;
Disturbi psichici e comportamentali da uso di sostanze psicoattive (alcol, oppioidi, cannabinoidi, sedativi o ipnotici, cocaina, allucinogeni o altre sostanze psicoattive) dipendenza dall’alcol o da altre sostanze psicotrope.
In ogni caso ove sorgano dubbi circa l’idoneità alla guida in relazione allo stato cognitivo e psicologico rilevato in sede di visita.
Conducente Anziano. Pur ritenendo in nessun modo applicabile una soglia di età che rappresenti automatica indicazione  all’approfondimento neurocognitivo ai fini dell’accertamento dell’idoneità di guida, si rileva come i guidatori più anziani rappresentino una categoria a rischio di essere coinvolti in incidenti di veicoli a motore  a causa dell’impairment dovuto all’accumulo e alla progressione di una serie di condizioni cliniche associate all’età che possono negativamente inficiare l’idoneità alla guida stessa. Si raccomanda pertanto di porre particolare attenzione a non trascurare elementi che possano suggerire l’opportunità di un approfondimento volto ad accertare la sussistenza o meno di deficit o rallentamenti cognitivi, psico-motori, deterioramenti mentali, alterazioni della personalità e della condotta nel conducente ultrasettantente, coerentemente con quanto previsto dalle Linee Guida della Società COMLAS.

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Bibliografia

  1. Max Dorfer, Psicologia del traffico – Analisi e trattamento del comportamento alla guida, McGraw Hill 2004
  2. Linee Guida COMLAS Idoneità Guida
  3. AA.VV., Influence of cronic illness on crash involvement of motor vehicle drivers: 2^ Edition, Muarc300, 2010, Monash University Accident Research Centre
  4. Vaa et al., Impairments, diseases, age and their relative risks of accident involvement: Results from meta-analysis. Deliverable R1.1 of EU-project Immortal. Oslo, Institute of Transport, 2003
  5. Protocollo Neuropsicologi Commissioni Medico Patenti Regione Veneto  2012

Photo by Gareth Harrison on Unsplash

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