psicoterapia della depressione e neurofeedback
In questo articolo parleremo di Depressione, Neurofeedback e Psicoterapia. Incominciamo illustrando un caso di depressione di gravità moderata. Diane Taylor, 35enne, nubile, viveva da sola ed era un tecnico di laboratorio di una grande azienda farmaceutica e nel corso di una valutazione sulle sue prestazioni lavorative, era scoppiata in pianto quando il supervisore le aveva rivolto minime critiche. Disse allo psichiatra che quella “era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso“…. Raccontò come avesse abbandonato gli studi universitari di chimica e trovato lavoro come tecnico di laboratorio, ma si sentiva frustrata da questa scelta che pensava priva di sbocchi ma d’altro canto “non si sentiva adeguata ed all’altezza“… ed il risultato finale era che si “sentiva in colpa e stava sciupando la propria vita“.. negli ultimi tre anni si era sentita depressa, non aveva ideazioni suicidarie attive ma le sembrava di “vivere così, senza senso“….. Iniziò un trattamento terapeutico di combinazione di terapia farmacologica (citalopram) e psicoterapia …. allo psicoterapeuta comunicò che da bambina era stata abusata da un amico di famiglia e che aveva una madre adeguata ma fredda e distante. Aveva un padre amorevole che la portava con sè nelle escursioni nei boschi ma quando questi fu ricoverato in ospedale per una grave leucemia, lei che frequentava le scuole superiori, fu colta dal primo periodo depressivo. In questo caso il “lutto” della perdita della figura di riferimento e di attaccamento è significativo. Tutto questo lo potete leggere nel libro “Casi Clinici” (invero per studenti o tecnici) a cura di J. Barnhill. Alcune DEPRESSIONI sono resistenti alle terapie ed ai trattamenti farmacologici. In questo articolo forniremo alcune info sulla depressione, e parliamo di un trattamento indicato per chi voglia affrontare questo disagio con un percorso di crescita personale. La letteratura indica la associazione tra farmaci antidepressivi e terapia psicologica (soprattutto cognitiva) come la strada terapeutica più efficace. Nella nostra sede di Vicenza offriamo la possibilità di integrare il trattamento psicoterapeutico cognitivo con un training di NEUROFEEDBACK.
Il neurofeedback è una modalità non invasiva di allenare a perseguire stati mentali cerebrali più funzionali. Si è osservato come nei pazienti depressi vi sia una asimmetria nell’attività elettrica dei due emisferi cerebrali. Insegnando ai pazienti a riportare l’attività elettrica dei due emisferi ad uno stato normale, la depressione migliorava in una percentuale significativa di casi e tale miglioramento era stabile ancora dopo 6 anni. Proprio per rafforzare il lavoro di neurofeedback, viene integrato un protocollo di psicoterapia cognitiva che aiuta ad identificare schemi, stili di pensiero, emozioni e comportamenti che generano e mantengono l’umore basso e costruire nuove prospettive. Il lavoro procede attraverso 24 passi che richiedono ciascuno compiti a casa per monitorare i miglioramenti. A fine post, trovate i riferimenti bibliografici relativi al neurofeedback.
Il lavoro quindi prevede 6 mesi di incontri con periodicità settimanale. La depressione è una malattia seria ma vi è uno stigma sociale e solo un paziente su tre si rivolge al proprio medico di base. Una cura integrata invero permette di risolvere gli episodi depressivi o, nel peggiore dei casi, permettere un miglioramento della qualità di vita. In questo report, Cittadinanzattiva spiega le caratteristiche della malattia, per chi volesse approfondire.
Approfondiamo poi i consigli della Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia che promuove lo studio dell’organismo umano nella sua interezza. Nel bellissimo libro Psiconeuroendocrinoimmunologia e scienza della cura integrata – Il Manuale gli autori invitano gli operatori curanti (sia medici che psicoterapeuti) a dare una informazione esaustiva sui limiti del loro trattamento e proporre una terapia integrata medico psicoterapeutica con un uso circoscritto di farmaci ed una promozione del cambiamento che vede gli ambiti della dieta, attività fisica e condizioni ambientali importanti come l’insegnamento di tecniche antistress e meditative (pag. 451). Ne riparleremo in un prossimo post! Per altre informazioni sul Neurofeedback cliccate qui ! Invece per contatti, qui avete le info necessarie!
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