psicoterapia, neurofeedback & abusi e traumi (PTSD)
un intervento di neurofeedback (tecnica non invasiva ) può alleviare i sintomi di paura ed ansia, collegati a memorie di traumi e ricordi di abusi (PTSD).
Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD, post-traumatic stress disorder), è l’insieme delle forti sofferenze psicologiche che conseguono ad un evento o una serie di eventi traumatici (es. abuso sessuale, minacce di morte, grave incidente, violenze fisiche) e naturalmente se questi traumi sono ripetuti o sperimentati durante l’infanzia, le conseguenze sono più serie. Wikipedia ci aiuta con parole comprensibili a comprendere i sintomi definibili intrusioni, evitamento, hyperarousal (iperattivazione psicofisiologica o uno stato permanente di allarme). Troviamo ad esempio flashback (un vissuto intrusivo dell’evento che si propone alla coscienza, “ripetendo” il ricordo dell’evento), numbing (intorpidimento, uno stato di coscienza simile allo stordimento ed alla confusione), evitamento (a tendenza ad evitare tutto ciò che ricordi in qualche modo, o che sia riconducibile, all’esperienza traumatica anche indirettamente o solo simbolicamente), incubi (che possono far rivivere l’esperienza traumatica durante il sonno, in maniera molto vivida), hyperarousal (iperattivazione psicofisiologica caratterizzato da insonnia, irritabilità, ansia, aggressività e tensione generalizzate). In alcuni casi, la persona colpita cerca “sollievo” (spesso peggiorando la situazione) con abusi di alcol, droghe o psicofarmaci in eccesso.
Vediamo un esempio da un caso descritto da Barnhill descrive un caso di un ragazzo 15enne (pag. 176) che in un grave incidente di auto, rimase con i suoi amici intrappolato in un auto, il conducente che perdeva sangue e pareva morto, l’amico a suo fianco che cercava disperatamente di togliersi le cinture di sicurezza e lui assalito dallra paura che l’auto potesse prendere fuoco e che sarebbero bruciati vivi. Durante i mesi seguenti era sotto stress, qualsiasi rumore poteva spaventarlo, aveva esplosioni di rabbia quando immaginava il conducente del SUV che l’aveva investiti. 5 anni prima aveva assistito all’annegamento sventato all’ultimo della sorellina in un lago e un mese prima gli era morto il nonno.
Cosa fare quando lo stato di allarme permane e si cronicizza, insensibile alle cure? Dal Canada arrivano studi ove si è controllato l’effetto di sedute di 30 minuti di neurofeedback. Cosa è il neurofeedback in parole semplici? E’ una autoregolazione della attività cerebrale: tre sensori (che ricevono informazioni e non trasmettono alcun impulso) sono appoggiati sulla testa in punti predeterminati e registrano l’andamento di varie tipologie di onde cerebrali. Il soggetto le vede rappresentate su un video e può modificarle tramite strategie adeguate. Diversi ricercatori hanno illustrano come vi sia la possibilità di rovesciare la connettività che vedeva inizialmente l’attivazione a partire dalla amigdala di segnali di allarme collegati al PTSD ( “bottom – up“) verso un pattern ove sono le aree superiori che modulano l’attivazione (“top down“) riducendo l’attivazione dei circuiti di allarme collegati al PTSD.
Nello studio, tecnicamente si ritrova un ribaltamento delle connessioni dai centri connessi con la paura ed i ricordi negativi, ad una regolazione modulata da aree corticali. Dopo la seduta di neurofeedback, viene osservato un aumento delle connessioni tra la amigadala destra (CMA) e la corteccia prefrontale mediale, che indica un controllo regolatorio “top down” dell’amigdala. I soggetti che avevano partecipato all’esperimento erano 21 ed avevano sperimentato tutti abusi sessuali infantili e/o gravi maltrattamenti durante l’infanzia. Durante il trattamento, le strategia usate dai soggetti per “calmare” il loro cervello erano attentive e legate ad emozioni positive, tecniche vicine al “pensiero positivo” ed alla “mindfullness“.
Un intervento di neurofeedback nei nostri ambulatori di Cassola (Vi) o Vicenza, può alleviare i sintomi di paura ed ansia, collegati a memorie di traumi e ricordi di abusi è associato ad un intervento psicoterapeutico per info, clicca qui.
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